La Vendemmia 2019
“Un’anno da ricordare” con queste parole si chiude la Vendemmia 2019. Siamo davvero soddifatti di questa campagna vendemmiale frutto di un anno in cui il clima è stato propizio. Fortunatamente il maggio molto piovoso ha ritardato un po’ i tempi ma non ha influenzato la qualità. Grazie ad un’estate calda e soleggiata le uve hanno potuto raggiungere un livello di maturazione ottimale e uniforme in tutti i vigneti.
A livello qualitativo si sono eguagliati o addirittura superati i livelli molto soddisfacenti dello scorso anno. A livello quantitativo con la vendemmia 2019 abbiamo recuperato parzialmente la riduzione della produzione dello scorso anno nonostante la riduzione delle rese previste dal disciplinare del Chiant.
A livello qualitativo le uve hanno raggiunto una perfetta maturazione. Grazie alle condizioni meteo faveroli di settembre abbiamo potuto programmare al meglio e ottimizzare la raccolta delle uve. Abbiamo potuto infatti tenere sotto controllo la maturazione e intervenire nelle uve e porzioni di vigneto che ritenevamo pronti.
Adesso inizia il lavoro in cantina ma siamo davvero convinti che, sapendo aspettare, queste uve ci potranno regalare dei vini complessi ed eleganti.
Le previsioni della vendemmia 2019
Il risultato di un anno di lavoro si è visto in vigna e siamo davveri orgogliosi è di aver riscontrato dei risultati anche migliori rispetto a quelle che erano state le previsioni sia del Consorzio del Chianti che dell’UIV.
“L’uva è molto sana, non ci sono problemi di natura fitosanitaria”, ha detto il presidente del Consorzio Vino Chianti Giovanni Busi. “Le quantità sono nella norma e, grazie all’abbattimento del 10% della produzione che abbiamo richiesto alla Regione Toscana, avremo volumi che ci consentiranno di non provocare una ripercussione sui prezzi”, ha aggiunto.
Territorio sin dalla radice
Non siamo (solo) orgogliosi per il carettere di territorialità che i nostri vini esprimono esprimono nel bicchiere. La nostra territorialità inizia ed è frutto della vendemmia affidata alle mani dalle persone del territorio. Questa è la garanzia più grande della qualità dei nostri vini, nella raccolta e nella selezione delle uve.
Una tradizione che si ripete anche nella vendemmia 2019 : Riunione, Famiglia e cena
Se avete letto anche i nostri racconti della vendemmia 2013, 2014, 2015, 2016, 2017 e 2018 ormai conoscete la proedura: s’inizia con la riunione e si termina con la cena. Nel mezzo tanta fatica, sudore, risate, pranzi.
Anche con la vendemmia 2019, la riunuione è il momento in cui si “entra in famiglia”. Certamente è un momento importante di formazione sulla sicurezza ma l’aspetto umano ha decisamente il sopravvento. Sono i racconti di un anno prima che ripartono. Sono gli scherzi interrotti dall’ultimo carico di uva che magicamente ripartono come mai interrotti. Si tratta però anche del momento dell’introduzione dei nuovi alla famiglia di sempre.
Poi è il momento di vendemmiare sul serio. Si ride e si scherza ma la concentrazione non manca mai nella selezione dei grappoli.
Poi finalmente c’è il pranzo. I pranzi nella vigna sono belli ma mai quanto la cena del dopo la vendemmia 2018! Un momento fantastico in cui si mangia, si ride, si beve e si preparano i racconti per il nuovo anno.
Questo è un breve racconto ma se per voi non è abbastanza, siete pronti a unirvi a noi nel racconto giornaliero della vendemmia 2018 e non solo sui nostri canali social:
La GIF dello scorso anno ma che per dirvi “SALUTE” va bene anche per la vendemmia 2019 😉