Raccolta dell’uva | Come si fa?
“Dalla raccolta dell’uva al vino” sono solo poche parole che nascondono un processo complesso fatto di natura, condizioni climatiche e di mani esperte. L’aspetto certamente più poetico e al contempo difficile del vino è il suo processo di produzione. Tutto nasce dalla vigna per passare poi alla vinificazione, all’affinamento e infine all’ imbottigliamento. Gli ingredienti che fanno la differenza sono i nostri vitigni, la nostra terra e le condizioni climatiche ottimali. Le corrette tecniche di conduzione del vigneto non si tralasciano e anzi, pur mantenendo i caratteri di duemila anni fa, il miglioramento tecnologico le ha rese più controllabili.
Conoscere per migliorare
Nell’impianto di un vigneto è senza dubbio prioritario conoscere l’esatta composizione minerale e fisica del terreno. Il momento migliore per l’impianto è fine ottobre, in modo da favorire la radicazione durante l’inverno. Così da consentire di affrontare nel miglior modo possibile il periodo vegetativo. La fase di crescita e sviluppo della vite e le cure che vi vanno regolarmente prestate possono durare generalmente fino a 3/5 anni, dopodiché il vigneto può essere messo a frutto.
La vendemmia è il momento della raccolta dell’uva e dalla vigna è portata in cantina per iniziare il processo di vinificazione, che trasformerà il mosto in vino. Il rituale della vendemmia da sempre porta con sé un grande fascino, oltre che un valore storico e antropologico. Si tratta di un vero e proprio “evento” annuale di lavoro e condivisione sociale nel territorio.
Il nostro periodo di raccolta dell’uva è solitamente tre settembre-ottobre. In generale, si identifica con il periodo in cui le uve hanno raggiunto il grado di maturazione desiderato. Più precisamente quando si parla di maturità fenolica. A questo punto i profumi e gli aromi iniziano ad essere presenti nell’uva, ovvero quando le tre parti che compongono l’acino, buccia, polpa e vinacciolo hanno raggiunto la maturità completa. Ma non si tratta di soli valori analitici, quali grado zuccherino e acidità, ma anche di espressione sensoriale. Il periodo di raccolta dell’uva, tuttavia, può dipendere da diversi fattori: condizioni climatiche, zona di produzione, tipo di uva o tipo di vino che si vuole ottenere. I metodi di raccolta dell’uva sono due, quella manuale e quella meccanica.
La raccolta dell’uva manuale e meccanica
Noi ricorriamo quasi nella totalità dei nostri vigneti alla raccolta dell’uva manuale. Questa scelta ci permette di effettuare una prima selezione delle uve in vigna e dunque poter orientare la nostra produzione su elevati standard qualitativi. Tuttavia la raccolta dell’uva meccanica, nonostante la diffusa convinzione, soprattutto tra i non addetti ai lavori che sia esclusiva di produzioni di quantità non ha un riscontro ovvio nei vigneti.
La raccolta dell’uva manuale è svolta a mano dai nostri vendemmiatori. Viene fatta con l’ausilio di un trattore con il carrello e la dotazione di una una piccola cassetta, il “paniere”. Da qui nasce “VUOTOOO!” il coro che in tutte le nostre vendemmie si ripete e scandisce le giornate. Il paniere è pieno e le uve raccolte devono essere riposte nel carrello.
La raccolta dell’uva meccanica viene effettuata attraverso macchine vendemmiatrici che raccolgono l’uva a scuotimento verticale oppure orizzontale. In questo modo il processo diventa più rapido ed efficiente. Grazie allo sviluppo tecnologico di questi macchinari abbiamo raggiunto un livello qualitativo, certamente non uguale ma paragonabile a quello ottenuto con la raccolta manuale.
Da sempre in fattoria s’inizia con la riunione formativa prima della vendemmia. Sono però i nostri vendemmiatori più esperti a formare in vigna i “giovani” sulle procedure e le regole per la raccolta dell’uva:
Evitare di raccogliere uva bagnata perché l’acqua potrebbe influire sulla qualità del mosto
Non raccogliere durante le ore più calde della giornata per impedire fermentazioni indesiderate
Riporre l’uva in contenitori non troppo capienti per evitare schiacciamenti
Trasportare l’uva velocemente nei locali in cui verrà effettuata la vinificazione, per evitare macerazioni o fermentazioni indesiderate.
La tradizione che non abbondoneremo
Oggi come sempre, la nostra vendemmia è un rito che coinvolge pensionati, studenti e tutta le nostre famiglie. Si conclude sempre con la cena tutti insieme, una vera e propria festa che conclude le faticose settimane di lavoro, fatta di racconti e di brindisi al vino che verrà.